venerdì 1 settembre 2017

Dei cibi che un giorno vanno bene e l'altro no, come le targhe alterne

Bene... e con quello di oggi fanno 327. Parlo degli ordini e contrordini sugli alimenti che sui nostri quotidiani nel periodo estivo passano a settimane alterne da altamente nocivi ad altamente consigliati a seconda di qualche studio di università o centri di ricerca universalmente ignoti, quali il Royal Research Center for Yorkshire Pudding, La Wyoming's Bullshit University e il Deutsche Institut fur Nicht Hinauslehnen. Oggi, infatti, i soliti autorevoli studiosi ignoti, con uno spettacolare colpo di scena ci assicurano sulla prima pagina di Repubblica che bistecche, formaggi e grassi non fanno male al cuore (e così i vegani sono serviti, che si riprendessero il loro seitan e via, a casa...). Anzi, sarebbero proprio le diete povere di grassi e ricche di carboidrati a fare male (oddio! mi sono appena fatto due spaghi pomodoro e basilico: rischio qualcosa?). 


Le mie mezze penne con melanzane, olive nere, pomodorini, capperi e acciuga.
Faranno anche male, ma sono tanto buone...

Venti giorni fa però erano proprio le diete a base di salsicce e costicine a finire sul rogo, ma però non si trattava di quello del barbecue, ma più di una cosa alla Savonarola mentre la dieta mediterranea spopolava e le azioni dei produttori di basilico e origano schizzavano alle stelle, per non parlare dei prezzi della caprese nei ristoranti. Prima ancora è stata la volta delle uova, della cioccolata e poi del caffè che nei giorni pari fa male al cuore e nei giorni dispari gli fa bene, e credo funzioni come le targhe alterne. Non parliamo poi del vino, che a volte va bevuto solo rosso per via dei flavonoidi, per altri solo bianco per via di certi enzimi che aiuterebbero la digestione, per altri ancora non va bevuto affatto per via dei solfiti e del tannino mentre per noi veneti va bevuto di qualsiasi colore e a prescindere, come direbbe Totò. Ora, capisco benissimo che d'estate è difficile riempire le pagine dei giornali, dato che la Principessa Kate è in vacanza a Balmoral e non ci delizia con i suoi vestitini ciclamino, Briatore ormai è in età pensionabile, il palestrato Vacchi ha stufato (che almeno all'inizio uno si chiedeva: ma chi cazzo è? Ma ora che lo sappiamo ci resta solo da domandarci: ma perchè fa notizia?) e che le coppie di calciatori e veline sono abbastanza viste e riviste e comunque ormai rientrano nel genere tamarro fuori moda, come la Canalis.


Avrà anche il tannino, i flavonoidi e quel che volete, ma è un Cabernet  Franc
maturato in barrique. Dunque, chi se ne frega...

Però volete lasciarci in pace almeno con il cibo che mangiamo? Perché devo mangiare una pasta con le vongole o un panino con la mortadella e poi tormentarmi la digestione pensando angosciato "avrò fatto bene o male?" . Al massimo, consento al Corriere, se non ha proprio nulla da scrivere, di svelarci i 10 errori più comuni che facciamo al ristorante o quelli che facciamo quando cuociamo gli spaghetti (li ho letti: nemmeno un americano del Kansas City li commetterebbe) montiamo la maionese o condiamo l'insalata. Però essere indotti a mangiare con il senso di colpa e l'ansia proprio no... non ci sono più i cari vecchi dischi volanti delle estati di una volta?

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