giovedì 23 febbraio 2012

Un assaggino di Ars Amandi Veneziana

Siccome le promesse sono promesse, un amico mi ha passato il filmato della commedia e, anche se le riprese sono state effettuate da lontano e nella parte iniziale c'è il disturbo dei soliti ritardatari che, secondo la peggior tradizione italiana, cercano di trovare posto al buio della sala facendo un casino immane, ne ho realizzato al volo un filmino, tanto per darvi un assaggio della faccenda. Ho messo nel filmato una ventina di minuti iniziali e la scena finale (la commedia durava in tutto un'ora e dieci). Dunque, mancano all'appello le scenette della (litigiosa) convivenza tra Donatella e Carlo, le schermaglie con la suocera onnipresente, la scoperta del tradimento che manderà tutto a monte e, soprattutto, la mia magistrale interpretazione del padre di lei a cui il giovane Carlo la va a chiedere in sposa. Malgrado tutto questo, spero di strapparvi qualche sorriso...
P.s.: Stefano, il posteggiatore della scena al ristorante, ci terrebbe a far saper che lui la chitarra la suona benissimo e che la scelta di fargliela strimpellare con accordi casuali e cantando da stonato è esclusivamente della regia.

9 commenti:

  1. spassoso!

    mi garberebbe la versione

    QUANDO L'UOMO SE NE VA VIA!!!!

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  2. @Jouy-carladidi. la tua proposta per la versione al femminile è intrigante. Mia moglie potrebbe fare un elenco che rimbalza per terra di cose ed usanze che sparirebbero finalmente di casa nel caso me ne andassi. Dovrò parlargliene...
    Ciao

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  3. Siete stati veramente bravi , ancora complimenti!Avendo letto il racconto a puntate e poi il libro mi è piaciuta molto la sua realizzazione scenografica e rappresentazione teatrale realizzata molto bene. ho riconosciuto la tua voce e mi aspettavo di vederti entrare in scena, comunque ti ho visto sempre simpaticissimo nel finale.Deve essere stata un'esperienza molto entusiasmate fra gente molto simpatica e sicuramente aver potuto esserci deve essere stato molto elettrizzante. Ancora bravi!bravi!

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    1. Non ho messo nel filmato tutta la parte centrale della commedia, dove appaio io, perché non sarebbe stato gentile da parte mia verso i ragazzi della compagnia (gli avrei bruciato le repliche autunnali) e anche perché alla fine il filmato integrale sarebbe stato troppo lungo da vedere. Appena riesco a trovare il tempo per fare un salto a Marostica a salutarti e a fare la passeggiata promessa sino al castello superiore (adesso deve essere stupendo fare fotografie da lassù), ti porto la versione completa, così potrai ammirare la mia superba interpretazione. Lavorare per due mesi con quei ragazzi è stato stupendo ed è una delle storie della mia vita che mi resteranno più care.
      Fabio, Teresa, Pierpaolo, Sebastiano e tutti gli altri fanno parte del gruppo degli amici più cari di mio figlio, sono tutti tra i 18 e i 23 anni e molti mi bazzicano per casa fin dai tempi del ginnasio o perfino delle elementari. Anche se al’inizio ho dovuto minacciarli perché mi dessero del tu mi hanno accolto nel loro gruppo con una carineria e un affetto che mi ha fatto davvero impressione e, a parte che ho imparato molte cose nuove di tecnica teatrale, alla fine hanno compiuto il miracolo di farmi sentire davvero parte di un gruppo di amici, come fossi uno di loro. E poi è stato bellissimo lavorare in un clima allegro, dove si scherzava su tutto, ci si prendeva per i fondelli appena si sbagliava la battuta, dove Elena (l’aiuto regista) ci portava con fare materno le merendine o le paste quando si doveva provare sino a tardi e dove appena si faceva una piccola pausa nelle prove, Fabio e Camilla si baciavano, Pier Paolo e Ilaria grande si abbracciavano, Seba e l’Ilaria piccola si facevano le fusa e io non sapevo più da che parte guardare. Mi è sembrato di essere tornato ai miei vent’anni.
      Comunque, sapendo bene che tutto questo poi mi sarebbe mancato, essendo uomo previdente ho già predisposto il rimedio. Infatti, ho appena finito di scrivere il copione di una farsa in un atto che si chiama “L’appartamento al ponte delle tette” (esiste… è dalle parti di Santa Maria Formosa). E’ una tipica commedia degli equivoci nel classico stile delle pochade alla Feydeau (absit iniuria) con madri impiccione che irrompono in un appartamento di studenti universitari sorprendendo sempre sul più bello non i loro figli, ma le coppie sbagliate. Insomma… vita vissuta.
      Ciao

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  4. Bello vero come i ragazzi abbiano così tanto da darci ed insegnarci, noi che abbiamo vissuto molto e crediamo quasi di avere le risposte in tasca. Loro sono spontanei, sono veri, aspetto delle nostre vite di cui ci siamo dimenticati.Hai ragione, far vedere tutto lo spettacolo difficilmente avrebbe catturato l'attenzione degli amici di blog, siamo sempre così di fretta ! davanti al computer smanettiamo, più commenti facciamo meglio, così ne riceviamo tanti, perdendoci magari la qualità di certi blog. Vai a leggere per esempio "civettacanterina" te che ami scrivere.
    In questo periodo sto lavorando molto alle "fugasse venete" e cercando di sostituire il personale, la crisi si fa sentire tanto, prima di Pasqua mi è un po' difficile organizzare un giornata spensierata con voi, perchè sono molto stanca, però non appena passato questo periodo ci accorderemo, vi rivedrò con molto piacere e ancora tanti complimenti a tutti voi!

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    1. Cara Ale, non ti preoccupare. So bene che in queste settimane i tuoi carichi lavorativi si infittiscono e ti diventa difficile trovare un po' di spazio per gli amici. Appena passata Pasqua ci sentiamo e combiniamo senz'altro. Ah! Sono passato sul blog che mi consigliavi. Mi sembra davvero interessante e lo seguirò con piacere. Grazie per la segnalazione.
      Ciao

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  5. Carlo posso essere sincera? Permesso accordato?
    Allora, premetto che a me andare a teatro non piace molto.
    Questo a mia scusante, e infatti non ci vado mai.
    Ti confesso che non riesco a farmi coinvolgere da un video in cui i personaggi si vedono piccoli piccoli oppure sgranatissimi (se si ingradisce lo schermo), le espressioni non si riescono a decifrare, e le voci si sentono un po' si e un po' no, a volte coperte dalle risate altrui.
    Davvero non sono riuscita ad appassionarmici, a farmi coinvolgere.
    Ma sicuramente a essere lì era diverso.
    E' un po' come guardare lo sport in tv o allo stadio, se posso osare questo paragone.

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    1. Cara Maude, ovvio che puoi essere sincera, anzi lo devi essere. In effetti, concordo su quanto dici. Il video che ho postato non rende un buon servizio agli attori e allo spettacolo in generale. La ripresa è stata fatta da troppo distante, ci sono molti disturbi di spettatori che si muovono o passano davanti alla telecamera e le voci non sono sempre chiare. Dunque è difficile lasciarsene coinvolgere. Ma questo filmato era l'unico che avevo a disposizione e siccome ci tenevo a soddisfare comunque la curiosità degli amici l'ho montato alla svelta (ci sono dei piccoli errori anche nel montaggio) e non ho avuto modo di migliorarlo, anche perché il programma che uso per montare i filmati è vecchietto (del 2006) e non reggeva la risoluzione HD del formato Sony (che nemmeno conosceva), dunque ho dovuto ridurla di parecchio e cambiare il formato del video a Mpeg (che si perde parecchio in qualità dell'immagine). So che è stato girato almeno un'altro video che dovrebbe essere migliore, ma non sono ancora riuscito a vederlo. In ogni caso concordo con te anche sul fatto che vedere gli spettacoli dal vivo garantisce emozioni completamente diverse, a cominciare dai concerti rock, che quando poi li rivedi su youtube non ti sembrano nemmeno gli stessi.
      Ciao

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    2. Non ti devi giustificare Carlo, sono io che ho dei problemi a farmi coinvolgere dagli spettacoli teatrali in generale. Poi è normale che non hai potuto mettere chissà che video. Un saluto!

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