Dopo qualche mese di tregua, forse per le vacanze estive, ma si spera per quelle "al fresco", sono ripresi implacabili nella mia posta elettronica i tentativi di phishing (cioè di farti abboccare all'amo di un messaggio fasullo come se fossi un pesciolino stordito inducendoti a rivelare password del tuo conto corrente e altri dati sensibili a chi di certo non li userebbe per beneficenza).
I classici espedienti della banca (che non è mai la tua, ci prendessero almeno una volta...) o delle Poste Italiane (dove sperano di colpire nel mucchio dei vecchietti pre-tecnologici) che ti avvisano di aver bloccato un conto che non possiedi e ti dicono che se non lo sblocchi subito non potrai pagare una fattura o (più allettante) ricevere un bonifico a tuo favore, ormai sono roba d'antiquariato e in fase di abbandono, anche perché ci abboccano solo quelli con il cervello a neurone singolo. Che poi, siccome è noto che il Signore separa in fretta gli sprovveduti dai propri soldi, in fondo sarebbe solo l'applicazione di un volere divino. Dunque neppure un male...
Tipica potenziale vittima del phishing |
Infatti, quando arriva la cortese lettera "al gentile cliente" di una sconosciuta banca di Valdobbiadene (Treviso) che ti invita a partecipare al suo progetto di miglioramento della sicurezza informatica immettendo nuovamente i tuoi dati, vuol dire che: A) ti stanno prendendo per i fondelli. B) i truffatori sono alla canna del gas, se sperano di beccare uno sprovveduto che tiene i soldi in una banca inesistente a 120 km da casa.
Il prototipo dell'astuto phisher |
Così, siccome la necessità aguzza l'ingegno, questi signori, che mi piace immaginare come astutissimi Wile coyote con la loro cassettina ACME di finte mail per acchiappare i correntisti Beep Beep, la scorsa settimana mi hanno spedito una mail con la festosa comunicazione a caratteri cubitali : VIVI MOMENTI MAGICI CON LA TUA UNICREDIT CARD! (non la possiedo, ma in fondo è un dettaglio...)
Immaginando perfettamente la magia del momento in cui mi sarei trovato il conto prosciugato, ho evitato di cliccare il link e proseguendo nella lettura ho scoperto di essere il fortunato vincitore di un biglietto famiglia open Alitalia e di 2 giorni di pernottamento presso l'Hotel Disneyland (Si, grazie, ma dove? La Disneyland parigina o quella americana?) con inclusi 2 biglietti per assistere allo spettacolo "Disney live! L'intrepido viaggio di Topolino" con ingresso gratuito per i "bambini sino a 17 anni".
Qui, immagino che l'entusiasmo di chiunque per l'insperata vincita sarebbe traballato come il mio di fronte a quell'improbabile limite dei 17 anni per i bambini. Infatti, qualsiasi genitore sa bene che se solo osasse dare del bambino ad un/a figlio/a diciassettenne riceverebbe presto una lettera di diffida dall'avvocato. Mio figlio, che ha preso da sua madre, a suo tempo avrebbe fatto di certo così. Non parliamo poi di che avrebbe detto se gli avessi proposto di andare con i genitori a Disneyland per vedere "Topolino" . Il ragazzo sa essere molto tagliente con le ironie.
Ma anche gli astuti Wile Coyote si devono essere accorti di aver cannato alla grande con l'età e, siccome la customer care prescrive di essere precisi con il cliente, qualche giorno dopo mi è arrivata una commovente errata corrige, sotto forma di una lettera identica, ma con l'età del pupo che può entrare gratis portata a 10 anni. Sono stati così premurosi a correggersi che ora quasi mi viene voglia di cliccare sul loro link per ritirare il premio. Mica lo posso perdere un Momento Magico Disney, no?
Ma il tentativo di phising più spettacolare degli ultimi tempi (vincitore del Loser Award 2011 nella categoria Fiduciosi nella dabbenaggine altrui) è quello che mi è arrivato poche ore fa da un truffatore straniero imbecille ma gentile, che per mia comodità ha tradotto il testo dall'inglese all'italiano.
E qui è crollato tutto.
Perché quello che mi ha insospettito non è stato tanto il come mai questa sconosciuta Sachsen Lotto Gmbh di Postdam (nostalgia da guerra fredda?) mi annunciasse di essere stato estratto a sorte tra 25.000 indirizzi internet europei e di aver vinto 1.000.000 di euro (Ma che culo che ho! Avevo appena vinto un viaggio a Disneyland...). Non è stata neppure la domanda sul perché mai una lotteria tedesca di questi tempi dovrebbe regalare una milionata di euro proprio ad un italiano, perché magari si trattava di qualche accordo tra la Merkel e Monti a sostegno dei consumi in Italia di cui non ero a conoscenza. E nemmeno ciò che nella lunga lettera mi veniva puntigliosamente spiegato perché i Deutsch amano essere precisi:
"Questo programma Jackpot di Lottery di anno 2011 e mai il più grande per Sachsen Lotto-Gmbh. Il jackpot valutato €50 milione sarebbe il sesto più grande nella storia dell'Europa. Il piu grande era il jackpot €363 milione di che e andato a due vincitori in un'illustrazione del febbraio 2000 Predecessore il gioco grande dei milioni Mega. La vincita proviene da una ricerca casuale automatizzata avanzata della scheda elettorale del calcolatore dal Internet come componente del nostro programma internazionale di promozioni che conduciamo ogni anno. Nessun biglietto é stato venduto".
Effettivamente, non era molto chiara la faccenda della scheda elettorale del calcolatore e del "nessun biglietto venduto", ma poi in fondo uno si dice: "Vabbè, ma cosa stai a sottilizzare...magari sono normative tedesche. Lo sai quelli come sono fatti, no? Chi ti dice che da loro i calcolatori non votino? E se non vendono biglietti, forse finanziano la lotteria con lo spread dei bund. Hai visto mai?"
La mia banca? Longitudine 59' 33 16 N Latitudine 18' 33.19 E ... |
Il problema è che il Wile Coyote aveva tradotto l'annuncio della vincita usando un traduttore automatico, cioè uno di quei mostri sadici in grado di trasformare Cristoforo Colombo in Diobuco Piccione. Così, la banca off shore dove avrei dovuto ritirare il premio nel testo era diventata una "banca in mare aperto" (immagino che le sue coordinate bancarie sarebbero state: latitudine e longitudine). Fatto questo che mi ha impressionato molto negativamente, non tanto al pensiero dei poveri impiegati e dei clienti costretti a nuotare davanti agli sportelli, quanto perché mi sarebbe toccato tirare fuori il canotto dal garage e farmi una bella pagaiata per raggiungerla e non ne ho affatto voglia. Mi sa proprio che non ritirerò il premio...