Vuoi per questa settimana eternamente piovosa, vuoi per la consapevolezza che un ulteriore anno stava per aggiungersi al mio già considerevole mucchietto di "anta" e vuoi per la tosse e il mal di gola che non mi danno ancora tregua (perché quando le elfe rientrano da un viaggio se tu le accogli con un bel mazzo di fiori loro ti baciano d'impeto senza avvisarti che sono raffreddate e così ti attaccano quei loro potentissimi bacilli sconosciuti al genere umano, che poi diventi matto per debellarli, anche perché la tua avvenente farmacista stregandoti con i sorrisi ti rifilerà i suoi costosi rimedi erboristici che fanno passare in soli sette giorni un raffreddore che altrimenti sarebbe durato una settimana), sino a ieri mattina il mio umore era sul tristerello e propenso a musiche struggenti del genere "As time goes by" da ascoltare sorseggiando la splendida Slivovitz di prugne fatta in casa dal nonno di Katerina e giunta in cambio di una partita di salumi piacentini (rientra nel protocollo d scambi culturali tra Italia e Repubblica Ceca)
Tra l'altro, sto lavorando da mesi con lo scanner e Photoshop per digitalizzare e restaurare il migliaio di foto della mia famiglia ereditate da mio padre e da altri parenti sparsi per il mondo perché non vadano disperse (le foto attraversano un intero secolo e due guerre mondiali e alcune sono dei primi del '900 come questa di mia nonna paterna nella sua casa di Smirne).
Maria "Bebitza" De Andria in Volebele Vay (1915) |
Ora, finché ti occupi di persone ormai lontane nel tempo e che non hai praticamente conosciuto se non da bambino o di cui ignori del tutto il nome e cerchi di capire dai tratti del volto, da dove sono o da chi hanno vicino chi possano essere, è puro piacere di ricerca storica ed è anche divertente, ma quando poi prendi gli album più recenti e ti capitano per le mani immagini come queste due, ti rendi conto di come il tempo intercorso tra l'una e l'altra, che sembrava sconfinato e che era il "tuo" tempo di vita, in realtà sia volato via maledettamente veloce e così le malinconie aumentano in modo esponenziale...
Io a venti giorni in braccio a mia madre (la spilla di mia madre oggi l'indossa l'elfa. bello, vero?) |
Mio figlio a venti giorni in braccio alla mamma (i miei due amori) |
Per fortuna, questa mattina le malinconie si sono dissolte come la nebbia a mezzogiorno perché, come spesso mi succede, io m'intristisco sino alla sera prima di compiere gli anni (il giorno prima di compiere i '50 ero uno straccio lamentoso, chiedere a mia moglie...), poi, appena li ho compiuti, è come se si resettasse tutto e mi sento subito meglio perché penso che in fondo ora ho altri 365 giorni davanti prima di pensare ad un nuovo compleanno. Dunque si riprende il cammino e come gridavano i nostri "Capitani da mar" ai marinai delle galeazze per incitarli prima delle battaglie: "Duri i banchi, fioi!".
Inoltre, a migliorare ulteriormente l'umore, appena sveglio mi sono ricordato di questa marcetta divertente che i miei vecchi amici John, Paul, George e Ringo avevano scritto sicuramente per me circa quarant'anni fa e che, anche se contiene alcune imprecisioni (non ho nipotini di nome Vera, Chuck e Dave da tenere sulle ginocchia e non intendo affittare cottage sull'isola di Wight) non potevo certo perdere l'occasione di utilizzarla come colonna sonora del mio sessantaquattresimo compleanno. Anche questo mica è da tutti, no?
Le foto che hai postato sono bellissime e o sono le donne (antiche e non) della tua famiglia. Il brano è tra i più scherzosi e gradevolmente noncuranti di qutto il lro repertorio, dunque, che dirti di più? Tanti auguri e felici 64anni!
RispondiEliminap.s. chiedo scusa per gli errori, la tastiera non funziona bene...
RispondiEliminaTantissimi auguri!!
RispondiEliminaSei ancora in gran forma per essere così vecchio...
??? :( :( :(
Ma scherzooo!
Gli auguri te li rinnovo di cuore, felice che abbia superato anche questo trauma.
RispondiEliminaLe foto belliissime per motivi diversi, quella di Smirne sembra uscita dalle illustrazioni del Conte di Montecristo edito dai Fratelli Trèves!
moltissimi nobili auguri da me, carlo !! no, non è assolutamente da tutti compiere gli anni come li compi tu !!!
RispondiElimina...e complimenti per il bel gran lavoro che stai facendo, per preservare conservare diffondere le foto, un patrimonio che non deve esser perduto.!!
sixty four!!
RispondiElimina:)
sei contento?
hai una bella famiglia e sei sparapanzato sul divano a fumare...cosa vuoi di più?
ti auguro di spassartela ancora nel tuo lungo viaggio.
ti abbraccio e buona vita!
;)
Un grazie collettivo e davvero sentito a tutte voi e alle altre amiche ed amici che mi hanno fatto gli auguri sul mio profilo Facebook e per tutte le belle cose che mi dite e la simpatia che mi dimostrate. Sono cose che ti fanno sentire bene dentro...
RispondiEliminaUn abbraccio affettuoso.
Carlo
Mi è sfuggito il compleanno!! posso farti ancora gli auguri? Tanti tanti auguri!!
RispondiEliminaBellissimi i tuoi amori.
Ma certo che sì, cara Ale e duqnue grazie anche a te per gli auguri e per l'apprezzamento sulla mia prole e la genitrice (però... dai, anch'io appena nato, tra le braccia di mia madre facevo la mia bella figura). Tra l'altro, mi mi fa particolarmente piacere risentirti perché proprio qualche giorno fa mi chiedevo dove fossi finita e, tra l'altro, ho visto che hai svuotato di ogni contenuto i tuoi due blog (almeno è quel che vedo io, magari li hai solo resi privati).
EliminaFatti sentire ogni tanto, mi fa piacere sapere come te la passi, come vanno le tue mostre, se stai dipingendo cose nuove. Insomma.. tienimi informato. Ci conto.
Tra l'altro, non so quanto possa essere scomodo per te venire da Marostica, ma sabato 24 novembre alle 20.30 andiamo in scena con la mia commedia al teatro Filodrammatici di Este. Ovviamente, sei invitata con tutti i tuoi cari.
Ciao, un abbraccio.