Quando avevo
il mio vecchio blog su Splinder per presentarmi utilizzavo una piccola e delicata
poesia di Guillaume Apollinaire intitolata “Le Chat” con la quale dichiaravo al mondo quel che desideravo nella vita per sentirmi felice e che diceva:
Je
souhaite dans ma maison:
Une femme ayant sa raison,
Un chat passant parmi les livres,
Des amis en toute saison
Sans lesquels je ne peux pas vivre.
Une femme ayant sa raison,
Un chat passant parmi les livres,
Des amis en toute saison
Sans lesquels je ne peux pas vivre.
Ma
presto questa piccola perla di buon vivere è stata superata dagli eventi, non tanto perché l’elfa le sue ragioni le
sa sostenere anche troppo bene, fino al punto da importele, quanto perché un bretone da 23 chili di
irruenza festosa ha preso il posto che doveva essere del gatto e quello lì a passeggiare leggero e in punta
di zampine tra i miei libri non ce lo vedo proprio. Anzi, è meglio che se ne
tenga lontano.
Invece,
qualche tempo fa, leggendo il blog "il cielo di Linda",
che è a sua volta una delle mie lettrici, ho notato
che lei utilizza per presentarsi agli altri questa bella frase del poeta americano
Walt Withman: “Mi contraddico, sì, mi contraddico. Sono vasto, contengo
moltitudini.” che m’intriga molto perché mi ci identifico appieno. Come fosse stata scritta su misura per me.
Infatti,
avevo appena riaperto Blogger per dirvi che ci saremmo ritrovati a settembre, finiti il
caldo e le vacanze, e mi sono subito contraddetto con un nuovo post.
L' Oliver Paterson Quartet dal vivo in un pub di Melbourne
Il fatto che
mi ha spinto a raccontare nuovamente qualcosa è legato al ritorno a casa di
nostro figlio da Casorate (Pavia), dopo i sei mesi trascorsi intensamente ad
occuparsi di logistica nello stabilimento locale dell’Orèal. Tralascio il fatto che sia tornato come un Babbo Natale estivo carico di pacchi dono aziendali traboccanti di creme rivitalizzanti per il viso, latti detergenti, fondi tinta, mascara, ombretti, profumi e shampoo di tutti i tipi, per i quali si è già scatenata una serrata lotta senza quartiere tra le due donne della sua vita: Katerina e l'Elfa. Il sedare questo conflitto muliebre che ha incautamente acceso è un problema suo, un po' come la faccenda di Paride e della mela. Tanto più che da questa mattina è entrata in gioco anche la nonna materna, reclamando almeno un fondo tinta. Dunque, a prima vista non lo vedo messo bene... però il ragazzo sa essere molto persuasivo e quindi immagino ne saprà uscire con eleganza.
Per convincere due amici lituani e venire a trovare lui e Katerina fino a Casorate, occorre essere davvero molto persuasivi. Gli spritz aiutano... |
Il fatto è che siccome sua madre ed io ci siamo ormai abituati ad
avere un cittadino del mondo girovago dal giorno in cui violentando le nostre
ansie di genitori lo abbiamo inviato ancora diciassettenne in Australia ricevendone in cambio Oliver
“Ollie” Paterson, che è il giovanotto che nella clip qui sopra suona la chitarra jazz, sappiamo da tempo che di
solito i suoi rientri alla base si limitano ad una manciata di giorni, giusto
per lavare la biancheria, salutare i nonni, farsi dare qualche stropicciata di
coccole dalla mamma e fare lo stesso con il cane, andare a farsi qualche birretta serale con gli amici più cari, fare
il pieno al bancomat e ripartire per qualche altra meta fuori dai confini, possibilmente con la sua bella Katerina.
Vol, il nuovo attaccante della nazionale austriaca |
Ma
questa volta c’è stato un fatto nuovo che mi ha colpito ed è stato il regalo
davvero inatteso che gli hanno fatto i suoi amici di sempre, che per la prima
volta, proprio come mia moglie ed io, non avevano potuto fargli la festa di
compleanno, visto che il 24 luglio lui era ancora in trasferta. Ieri sera,
sapendo che Gianmarco a settembre inizierà l’avventura dei due anni di specialistica
all’Università di Vienna gli hanno organizzato una festa a sorpresa e gli hanno
donato una maglia della nazionale austriaca personalizzata con il suo soprannome Vol, il suo anno
di nascita e sul davanti una dedica bellissima firmata da tutti: “Così, anche
se sarai lontano, ci avrai sempre con te…”.
Con la bellissima dedica firmata da tutti gli amici |
Quando l’abbiamo
vista sua madre ed io ci siamo commossi, perché è bello sapere che nella vita i propri
figli possono contare su degli amici così straordinari…
bellissimo regalo. si vede che gli vogliono bene !
RispondiEliminadunque ti sei appena contraddetto... buon per noi!
Ah! Sulle contraddizioni sono fortissimo... non vi deluderò. Ciao :)
EliminaUn bel ragazzo, il tuo figliolo, e che bello il regalo che gli hanno fatto i suoi amici!
RispondiEliminaInoltre, le persone che non accettano la possibilità di contraddirsi non mi piacciono molto, perché detesto la rigidità!
Un saluto, a presto!
Cara Linda, grazie per i complimenti al rampollo. Non glieli giro perché il giovanotto ha già un'opinione piuttosto alta di sé e non mi pare il caso di aumentargliela ancora.
EliminaPer il resto, fatti salvi i principi etici di base, cambiare idea qualche volta nella vita e mettersi in discussione è molto positivo. Quindi, ben vengano le contraddizioni...
Ciao e buone vacanze
Sì, hai ragione, mi sarei commossa anche io! redcats
RispondiEliminaVero? Sono stati davvero carinissimi. Mi sa che appena Giammi torna a casa da Brno organizzo una bella cena per tutti e così ho anche la scusa per portare Morena al cinema e poi a mangiare fuori.
EliminaCiao, un abbraccio a te e Corrado.
Ciao Carlo ... dell'afa non ne parlo. Qui in Cuorgnè per una ventina di giorni passo e lascio un sorriso. Nella compagnia di mio figlio Matteo (1980) un regalo, è nato il primo Bambino, anche Lui si chiama Matteo. Immaginati la FESTA! Auguro a tuo Figlio tanta serenità.
RispondiEliminaCiao, mi fai ricordare le bellissime campagne del Piemonte che ho intravisto durante i miei anni torinesi. Prima o poi ci devo tornare per visitarle come meritano (in fondo è la terra di mia madre...). Auguri di ogni bene al piccolo Matteo e grazie per quelli che hai dedicato al mio figliolo. A presto e buone vacanze.
EliminaAlmeno qualche momento di leggerezza amorosa. Un po' mi vergogno, ma io sono sopraffatta dalla bruttezza, dall'ignoranza tracotante, dall'ingiustizia dell'oggi. Sei un grande narratore, Carlo, e hai il dono di quel lieve umorismo che allarga la visione del presente/futuro con le relative angustie, e consola.
RispondiEliminaGrazie Dora, sei sempre gentilissima. Ah! Ho appena visto su Fb le tue ultime foto e sono bellissime, ma te le commento direttamente lì.
EliminaCiao
C'è una poesia di Gibran che mi colpisce molto, è dedicata ai figli e un passaggio recita così:
RispondiElimina"giacchè le loro anime albergano nella casa di domani,
che voi non potete visitare neppure in sogno."
io spero solo che queste case, che non visiterò mai siano piene di amici e di cani e di gatti(come vorranno)e di bambini e di sorrisi!
Tuo figlio mi sembra sulla buona strada per una casa, magari mobile, ma piena di buona vita!
Ciao Carlo.
Cara Sabrina, che bella questa poesia che mi hai citato, che non conoscevo e che trovo assolutamente vera. Infatti, l'emozione più forte di questi ultimi anni l'ho provata a maggio quando siamo andati trovare Gianmarco a Casorate, dove lavorava. L'essere ricevuto da mio figlio nella sua casa (arredata semplicemente ma con molto buon gusto, devo ammettere)mi ha fatto un'impressione incredibile ed era una situazione talmente insolita e inaspettata che mi sono sentito perfino a disagio perché non sapevo come comportarmi, finché mia moglie non mi ha richiamato all'ordine. Che casino questi padri di oggi, vero?
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